sguardo d'amore! |
Forse non è ancora del tutto così... ma qualcosa cambia nell'atteggiamento dei futuri padri!
Fino a pochi anni fa in occidente, il maschio era ancora come i maschi attuali in oriente e voleva la donna ignorante, sottomessa alla sua volontà, al suo piacere, alle sue necessità, un ventre a disposizione per procreare, una madre per gestire la famiglia e solo la famiglia. Quindi la donna, brava e docile strumento di riproduzione, viveva la gravidanza da sola o con le altre donne della famiglia. Oggi, in occidente, la donna ha ricuperato la sua anima, il suo ventre e la sua libertà di esistere, possiamo dire che, quasi in tutti i paesi occidentali, la donna è "riconosciuta" cioè ri-conosciuta.
Oggi il futuro padre chiede di partecipare alla gravidanza ed è lui che questa volta cerca di essere "riconosciuto" come padre, come compagno di vita e vuole svolgere un ruolo più attivo, essere coinvolto nell'unione madre bambino in utero. Insomma finalmente si osa parlare di "triade"!
Contrariamente a quello che sembrano aver rilevato le statistiche, le preoccupazioni del futuro padre non sono soltanto "materiali" e organizzative. I futuri padri sono piuttosto preoccupati di diventare dei padri!
La figura del padre ha ritrovato un suo valore, non come "padre padrone", ma come "padre guida", "padre guru", "padre rispetto", "padre amore".
Così la gravidanza è vissuta serenamente, non è più solo un prodotto della procreazione con un padre spettatore, ma un progetto di vita, un progetto fatto dai due genitori per formare insieme una famiglia.