E’ ormai risaputo da tutti che fumare fa male, quello che magari non tutti sanno è che il fumo -sia attivo, sia passivo- è in grado di provocare danni molto gravi e irreparabili sul feto.Infatti le sostanze nocive prodotte dal fumo della sigaretta nuocciono all’ambiente intra-uterino incidendo negativamente sullo sviluppo del feto. I disturbi più frequenti sono:
• ematomi retroplacentari
• anomalie nell’inserimento della placenta
• nascita pretermine
• basso peso del bambino alla nascita
• ritardo nella crescita intra-uterina
• anomalie comportamentali
• danno vascolare alla retina.
Il danno vascolare riguarda sia le arterie che diventano rigide e strette, sia le vene che risultano tortuose e dilatate, inoltre nei bambini maggiormente esposti al rischio di emorragie oculari è stata osservato un aumento della pressione arteriosa.
I risultati di studi fatti in Danimarca evidenziano che il fumo materno in gravidanza aumenta il rischio di coliche infantili, coliche che possono provocare agitazione e pianto per varie ore al giorno.
E’ stato dimostrato inoltre che in una madre fumatrice ha più probabilità di mettere al mondo bambini soggetti ad asma rispetto a una madre non fumatrice.
Ma ancora più preoccupante è il dato secondo cui i bimbi nati da donne che hanno continuato a fumare in gravidanza hanno un alto tasso di mortalità improvvisa.
Come se tutto questo non bastasse evidenze cliniche dimostrano che il figlio di una madre fumatrice in gravidanza ha molte più probabilità di ammalarsi di tumore rispetto al figlio di una madre non fumatrice e sarà maggiormente esposto alla probabilità di “prendere il vizio” quando sarà grande.
Ma non solo: il fumo in gravidanza fa anche aumentare il rischio di aborto spontaneo.
Naturalmente i danni prodotti dal fumo in gravidanza sono direttamente proporzionali alla dose giornaliera di sigarette, quindi per le gestanti impenitenti è consigliabile almeno un consumo moderato di tabacco. Piuttosto che una sospensione drastica è preferibile una riduzione graduale della dose giornaliera al fine di evitare ripercussioni psicologiche indesiderate e spiacevoli crisi di astinenza (irrequietezza, instabilità di umore, tremolii, insonnia, ecc.) che nocerebbero al bambino.
Spesso la sola forza di volontà non è sufficiente. Occorre chiedere aiuto allo psicologo.
I danni provocati dall’alcool non sono inferiori a quelli provocati dal tabacco, il consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza può essere molto dannoso per la crescita del bambino.
Per non turbare il naturale sviluppo del feto è necessario abolire totalmente l’alcool. Infatti sono sufficienti 4 bicchieri di vino al giorno o ripetuti stati di ebbrezza per incidere negativamente sul decorso della gestazione, nel migliore dei casi si potrebbe generare un bambino che presenterà difficoltà di apprendimento e di socializzazione, nel peggiore dei casi invece l’alcool causa malformazioni fisiche e ritardo mentale.
Per la salute della mamma e del bambino è quindi raccomandata l’astinenza dall'alcool.
Fumo e alcool sono delle droghe per il bambino. Quando nascerà piangerà sempre per dolori di crisi di astinenza.