Dichiarazione Universale dei diritti umani - Déclaration universelle des droits de l'Homme
"La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" è stata firmata il 10 dicembre 1948 a Parigi.
Dobbiamo ricordarcelo, perché questi diritti sono spesso calpestrati.
Diritti Umani.
Questa parola "umani" lascia però perplessi: quando inizia ad essere riconosciuto "umano" l'essere umano? Dal concepimento o dalla nascita?
Pochi sanno che il 22 giugno 1996 è stato firmato a Roma
"Identità e Statuto dell'Embrione Umano"
(Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria)
Riporto qui due passaggi della presentazione del documento, ho evidenziato in nero quello che mi ha colpito:
...
L’embrione è uno di noi: questa frase, talmente semplice da suonare per alcuni irritante, esplicita bene l’atteggiamento bioetico fondamentale che emerge dal nostro testo: il senso del limite al nostro possibile operare tecnologico.
È vero: nel CNB si sono manifestate diverse opinioni sul come trattare gli embrioni prima che le loro cellule perdano la totipotenzialità. Ma anche coloro, tra i membri del CNB, che hanno aderito alle prospettive più “possibiliste” condividono comunque l’idea che gli embrioni non sono mero materiale biologico, meri insiemi di cellule: sono segno di una presenza umana, che merita rispetto e tutela. Su questo punto, che è in definitiva quello bioeticamente essenziale, il CNB è stato unanime; ed è per questo che nessuna divergenza di opinione tra i membri del CNB può rendere meno rilevante il loro accordo bioetico di principio."
Il Presidente
Francesco D’Agostino
http://www.governo.it/bioetica/testi/220696.html